mercoledì 17 novembre 2010

SIAMO QUA E VOGLIAMO VIVERE E LAVORARE ALLA LUCE DEL SOLE!
Permesso di soggiorno per gli immigrati e immigrate
che vivono e lavorano in Italia

A settembre del 2009 il governo emette un Decreto legge che permette l’emersione dal lavoro nero solo per Colf o Badanti. Tutti gli altri lavoratori non possono fare domanda.
Questo ha significato che molti immigrati che facevano altri tipi di lavoro (muratori, falegnami, braccianti, ecc) non hanno potuto accedere a questa sanatoria.
Questi lavoratori sono caduti nelle grinfie della malavita. Molti hanno subito vere e proprie truffe organizzate.

NOI VOGLIAMO POTER LAVORARE
E VIVERE ALLA LUCE DEL SOLE!

Per questo chiediamo al governo di poter avere un permesso di soggiorno per ricerca occupazione che ci permette di uscire dalla “clandestinità” e di poter avere non solo i diritti che ha ogni cittadino ma anche i doveri.

Per questo faremo una manifestazione

SABATO 20 NOVEMBRE ALLE ORE 15.00

partenza dal presidio sotto la torre di via Imbonati (altezza civ 49)


Chiediamo:
1) rilascio del permesso di soggiorno per chi ha subito la “sanatoria truffa”;

2) prolungamento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro;

3) rilascio del permesso di soggiorno per chi denuncia il datore di lavoro in nero o lo sfruttamento sul lavoro;

4) emanazione di una legge che garantisca il diritto di asilo;

5) riconoscimento del diritto di voto per chi vive in Italia da almeno 5 anni;

6) riconoscimento della cittadinanza per chi nasce o cresce in Italia.

Organizza Comitato Immigrati di Milano

GRAZIE BRESCIA! LA LOTTA CONTINUA

Fratelli di Brescia, grazie!
Abbiamo saputo che, scesi dalla gru, state bene.
Siamo sollevati e, soprattutto, riconoscenti per ciò che avete fatto.
Allo stesso tempo, siamo addolorati e indignati per i fratelli espulsi e per quelli rinchiusi nei C.I.E.
Faremo tutto quanto ci è possibile, affinché a questi ultimi sia restituita la libertà.
Con questo messaggio desideriamo farvi giungere il nostro GRAZIE!
Non è stato possibile raggiungere tutti gli obiettivi che vi eravate proposti, ma voi avete aperto la strada! Avete lanciato un forte segnale a tutti gli immigrati in Italia: si può e si deve rialzare la testa per affermare e difendere i diritti e la dignità.
avete fatto un sacrificio, in nome e a favore di tutti gli immigrati, che non avremmo mai osato chiedervi.
Anche gli amici bresciani che vi hanno sostenuto da sotto la gru hanno mostrato che ci può essere un’altra Italia, solidale, generosa, combattiva.
Ora, che il messaggio di tutti voi è giunto forte e chiaro in ogni regione del paese, è il momento che altri prendano il testimone della lotta che avete cominciato. Che ci si mobiliti in altre città d’Italia, in tutte le forme possibili che la situazione e la creatività suggeriranno.

Noi, nel nostro piccolo, continueremo la protesta sopra e sotto la torre di Via Imbonati, cercando di estenderla e rafforzarla. Questa mattina partecipiamo in prima fila alla dimostrazione degli amici studenti; per sabato prossimo chiamiamo tutta la Milano democratica, antirazzista e solidale a una grande manifestazione cittadina.

DALLA GRU ALLA TORRE, A TUTTE LE PIAZZE D’ITALIA… LA LOTTA CONTINUA!

il Comitato Immigrati in Italia di Milano
con gli immigrati e le immigrate sopra e sotto la torre di via Imbonati

Milano 17/11/2010

martedì 16 novembre 2010

MARTEDI' 16 NOVEMBRE

ore 17.30 artisti di strada. giocolieri col fuoco
ore 20.00 Mohamed Ba
ore 20.30 Invito alla Prima dello spettacolo del Teatro della cooperativa La tragica storia di Piramo e Tisbe che muoiono per amore

lunedì 15 novembre 2010

Mozione dell'assemblea nazionale antirazzista di Milano 14 novembre 2010

Prima Brescia, poi Milano ora tutta Italia
Il 14 novembre è stata  fatta un'assemblea antirazzista alla quale hanno partecipato diverse città di Italia: Brescia, Milano, Parma, Trieste, Bologna, Vicenza, Padova, Massa Carrara, Bergamo, Genova. 
La riunione è stata fatta in solidarietà con la lotta che stanno conducendo gli immigrati sulla gru a Brescia dal 30 ottobre e quelli sulla torre di via Imbonati dal 5 novembre contro la sanatoria truffa e per il permesso di soggiorno per tutti. 
Noi siamo consapevoli che in entrambi i casi la lotta dei migranti si configura come un lotta sociale collettiva che riguarda la condizione dei migranti nel suo complesso. In particolare il movimento bresciano dei migranti e degli antirazzisti sta pagando un prezzo altissimo per il suo impegno. Altri devono ora raccogliere la sfida che è stata lanciata, in forme che rendano visibile una solidarietà che si è già espressa in forma di massa nella grande manifestazione di Bologna dello scorso 13 novembre. 
L'assemblea ha deciso di indire una giornata di lotta in ogni città di Italia per sabato 20 novembre.
È stato inoltre chiesto ad altre città di Italia di seguire l'esempio dei nostri fratelli di Brescia e Milano e organizzare iniziative di lotta che siano continuative perché il problema della sanatoria truffa non è locale ma nazionale.
Infine si convoca ad un'assemblea nazionale del movimento antirazzista e degli immigrati per domenica 28 novembre a Firenze. Si chiede alle città di fare, nella misura del possibile, assemblee cittadine affinché l'assemblea nazionale possa essere un momento in cui si confrontino pareri e azioni già discusse nelle città.

Mozione dell'assemblea nazionale antirazzista di Milano 14 novembre 2010

domenica 14 novembre 2010

Rete Antirazzista Firenze: siamo tutti su una gru!

Mobilitazioni in tutto il paese, contro le politiche repressive ed intimidatorie del Governo e del Ministro Leghista dell'Interno Maroni verso i migranti.
 
L'immigrazione è una risorsa insostituibile per l'intera società, che dovremmo accogliere sul piano umano, civile, culturale, con un atteggiamento di grande rispetto e di effettiva disponibilità, con la pienezza di comportamenti istituzionali e relazionali incentrati sull'inclusione. Viene invece criminalizzata e sottoposta a forme coercitive di restrizioni e di inagibilità: di fatto  si assiste ad un più o meno pesante razzismo istituzionale, sottoponendo la realtà dei migranti a condizioni ed a norme discriminatorie.
Questo avviene, con la pratica del controllo e dell'uso ricattatorio da parte dei pubblici poteri (ministero, prefetture, questure, spesso enti locali) dei permessi di soggiorno, legati inscindibilmente ad un lavoro in essere ed ad un datore di lavoro che sempre e comunque garantisca.
Se perdi il posto di lavoro o il tuo datore intende condizionarti, non hai strumenti effettivi di difesa, e lo stato si volta dall'altra parte.
Così, nell'insopportabilità del persistere di una situazione opprimente e vessatoria, accade che talvolta i migranti si ribellano e trovano al loro fianco pezzi di società civile che sostengono i loro diritti, che non sono altro che i diritti di tutti.
Questo governo la clandestinità la crea con i suoi provvedimenti razzisti, di limitazione, di violazione costante, sia del dettato costituzionale, delle direttive europee, del diritto internazionale.
Questo razzismo è la malapianta della società, che si offre al ventre molle del qualunquismo, alle pulsioni securitarie degli egoismi trincerati di una vita avvolta solo nei propri piccoli o grandi privilegi. Piccoli o grandi muri ostili ad ogni incontro, o peggio dedicati nella propria indifferenza a seguire la propaganda mediatica di chi sul razzismo intende costruire i propri vantaggi politici.
Sì, accade che si ribellano, che ci ribelliamo: è il soffio della rivolta che attraversa il paese dalle industrie del nord alle campagne del sud, dove i migranti prestano la loro opera, spesso sottopagati e sempre sfruttati. Eppure, accade che il tamtam arriva, ed allora dalla gru di Brescia, dalla torre di Milano, dalle raccolte di frutti e ortaggi, si muove il vento, e partono le rivolte.
Noi vogliamo una società di tutte e di tutti, senza discriminazione alcuna, con diritti paritari, e incentrata sull'uguaglianza di condizione e di opportunità. E la vogliamo sempre e subito. 
 Perchè e l'unica che abbia senso.
Allora anche a Firenze ci mobilitiamo con Presidi Antirazzisti, contro le galere etniche dei CIE, perchè per ogni immigrata e immigrato vi sia la predisposizione, la collaborazione e la consegna di documenti in regola per vivere, per lavorare, per sentirsi cittadina e cittadino alla pari, per una società meticcia e includente.
Il 12 Dicembre, con tante espressioni della realtà migrante, della difesa dei diritti, della solidarietà, dell'antirazzismo, saremo in strada nel centro di Firenze, che vogliamo Città Aperta, con soste nelle piazze principali. Per offrire alla città l'incontro. Per trasmettere sentimenti, cosa si pensa e si vuole per una piena e legittima convivenza, per contrastare il disegno nero del razzismo, che fa leva su condizioni di disagio e spesso di sottocultura indotta, che in certi contesti urbani si deposita creando barriere verso gli altri, verso i nuovi arrivati.
Cittadinanza diffusa e riconosciuta per chi vive il suolo delle città, dei territori. Le migrazioni, gli esodi di umanità hanno toccato con sofferenze indicibili tutti i popoli: come non ricordare le decine di milioni di persone che anche nel nostro bel paese hanno attraversato mari e continenti per sopravvivere, fuggendo dalla miseria, dalle guerre, dalle privazioni?
Domenica 12 Dicembre Firenze Antirazzista e Solidale lancerà un Appello per debellare e rimuovere ogni forma di razzismo e di discriminazione e si aprano porte, ponti, perchè la società di domani sia di tutti, anche di quelli che finalmente potranno scendere dalle gru e dalle torri.  
 
riccardo torregiani
Rete Antirazzista di Firenze  

sabato 13 novembre 2010

Agenda Torre Imbonati

SABATO 13 NOVEMBRE

Ore 9.30-13  “Vita da immigrato”: il corso Università Migrante si sposta in via Imbonati. I docenti di questa lezione saranno gli/le immigrati/e del presidio di via Imbonati.

Ore 15             M;usica Jazz
Ore 18.30        Delirium Jazz Band
Ore 20,30        Cortometraggio I braccianti del XXI secolo

DOMENICA 14 NOVEMBRE

Ore 10.30        Musica latinoamericana con il gruppo Nazca
Ore 11             Assemblea nazionale Antirazzista
Ore 13             Pranzo Multietnico a sottoscrizione a cura dell'ass. Convergenza delle Culture e Spazio Baluardo
Ore 16             Ana Charun y Canela Musica Afro-peruviana
Ore 20.30        Malapizzica

LUNEDI' 15 NOVEMBRE
Ore 11             una delegazione del comitato immigrati sarà ricevuta dal prefetto di Milano

ore 19.30         Gipsy Fusion Dance


MARTEDI' 16 NOVEMBRE

ore  19.30        Cena a cura Comitato Inquilini Molise Calvirate
ore 20              Spettacolo teatrale di Mohamed Ba



MERCOLEDI' 17 NOVEMBRE

ore 21              Spettacolo teatrale a cura di: Ass. Atelier Teatro


Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione

Comunicato Stampa sulla protesta dei lavoratori stranieri in attesa di regolarizzazione
Di fronte al diffondersi in Italia di azioni di protesta di lavoratori stranieri che manifestano il loro umano disagio per l’intollerabile attesa di molti mesi per il rilascio del permesso di soggiorno o per la definizione della istanza di regolarizzazione presentata nel 2009, a causa di impedimenti rilevati dalle Questure per la presenza di datori di lavoro infedeli o truffatori o sfruttatori o di  precedenti procedimenti penali derivanti dal mancato rispetto dell’ordine del questore di lasciare il territorio nazionale, l’ASGI:
1)     condivide le ragioni della protesta
2)     ricorda l’importanza di rispettare la vita e la sicurezza di tutti e l’esigenza che le forze di polizia e i manifestanti evitino in tutti i modi azioni violente o autolesioniste che possano mettere in pericolo l’incolumità o la vita di chiunque;
3)     ricorda agli uffici centrali e periferici del Ministero dell’Interno che agli stranieri per i quali sia stata presentata domanda di regolarizzazione e che siano rimasti vittime di truffe o di datori di lavoro che si rifiutano di perfezionare la regolarizzazione,  sfruttando nel frattempo il loro lavoro irregolare,  o che siano rimasti vittima di grave sfruttamento lavorativo, può essere rilasciato un permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale in base all’art. 18 del testo unico delle leggi sull’immigrazione d.lgs. n. 286/1998 e in sintonia con la circolare del Ministero dell'interno 3 agosto 2007 che espressamente consente il rilascio di quel titolo a coloro che siano vittime di sfruttamento lavorativo in condizioni irregolari;
4)     ricorda al Governo che la regolarizzazione del 2009 è stata consentita solo per alcune categorie di lavoratori stranieri (le cd. badanti)  e dunque discriminando tutti gli altri pur notoriamente presenti irregolarmente sul territorio italiano; 
5)     ricorda al Governo e al Parlamento che la principale causa della irregolarità degli stranieri (cd. clandestinità) è provocata dalle stesse leggi dello Stato, che escludono qualsiasi possibilità di ingresso regolare per cercare lavoro, così come dalle lunghissime e burocratiche procedure amministrative che possono essere intraprese se il Governo decida di emanare il decreto flussi;
6)     ricorda al Governo che dal 2008 non ha più voluto emanare il decreto flussi per lavoro  subordinato, così incentivando la massa di lavoratori stranieri impiegati in nero, nel contempo incentivando anche l’evasione fiscale e previdenziale da parte dei datori di lavoro;
7)     ricorda al Governo che questa miope politica dell’immigrazione crea solo gravissimi danni al Paese e alle persone che vi lavorano onestamente, ed impedisce che vi sia integrazione tra la popolazione straniera e quella italiana;
8)     fa presente che le situazioni di tensione si moltiplicano anche perché i tempi e i modi per il rilascio dei permessi di soggiorno sono troppo lunghi, ben oltre il termine massimo di 20 giorni prescritto dall’art. 5 del testo unico delle leggi sull’immigrazione emanato con d.lgs. n. 286, norma che il Ministero dovrebbe al più presto implementare su tutto il territorio con adeguate misure organizzative, strutturali e finanziarie, per assicurare che quel misto di insicurezza pubblica, di proteste e di insipienza si trasformi in un pericolo non soltanto per la sicurezza degli stranieri, ma anche per la sicurezza di tutta la collettività nazionale.
9)     osserva che il governo dell’immigrazione non può essere affidato a leggi inutilmente restrittive e a successive regolarizzazioni, ma occorre l’approvazione di riforme legislative che prevedano una disciplina lungimirante degli ingressi, dei soggiorno, dell’accesso al lavoro, e rispettosa delle norme costituzionali, internazionali e comunitarie, perché altrimenti situazioni come quelle odierne sono destinate a ripetersi senza dare alcuna sicurezza alla collettività.

CHIEDE

a.      che vengano conclusi tutti i procedimenti di regolarizzazione ancora aperti, con rilascio del permesso di soggiorno per lavoro o per attesa occupazione;
b.      venga estesa immediatamente a tutti gli ambiti lavorativi la possibilità per gli stranieri presenti in Italia e occupati al lavoro irregolarmente di regolarizzare la propria posizione;
c.      venga ritirata la circolare del Ministero dell’interno del 17 marzo 2010  che prescrive alle questure di negare la regolarizzazione per coloro che siano stati condannati per inottemperanza all’ordine di espulsione;
d.      venga superata la preclusione della cd. inammissibilità Schengen per le regolarizzazioni.

ASGI Associazione per gli studi giuridici sull’Immigrazione

9 novembre 2010

Comitato Centrale Fiom‐Cgil


8 novembre 2010

Ordine del giorno: solidarietà migranti di Brescia e Milano

Il Comitato Centrale della Fiom‐Cgil denuncia la gravità delle operazioni di polizia che in queste ore
sta colpendo il presidio dei migranti di Brescia, impegnati nella battaglia contro la sanatoria truffa e
nel sostegno alla lotta estrema che da più di una settimana è simboleggiata dai cinque migranti su
una gru a 35 metri di altezza in pieno centro a Brescia. Una situazione che si sta riproponendo in
queste ore anche a Milano.

Nell'esprimere totale solidarietà ai migranti come già avvenuto con la manifestazione di sabato a
Brescia con la partecipazione della Fiom e della Cgil territoriale, il Comitato Centrale della Fiom
chiede l'immediato intervento del Ministro degli interni affinché cessino tutte le operazioni di
polizia, non ci siano ritorsioni verso le persone coinvolte, e perché si apra un tavolo che a partire
dalla truffa subita riconosca ai migranti il permesso di soggiorno e sani l'intollerabile ingiustizia che
è alla base delle tensioni sociali che si sono prodotte.

Approvato all’unanimità

Con gli Immigrati ed i Rom in lotta

Da Brescia e Milano a tutta l'italia
Costruiamo solidarietà
Sanatoria per tutti. Nessuno Escluso! 
Chiudiamo tutti i CPA ed i Lager per Immigrati 
Dimissioni del Ministro degli Interni Maroni e di Silvio Berlusconi: il RAZZISMO E' UN REATO

Opera Nomadi Toscana, l'Associazione Antirazzista 3 febbraio – Prato ed il Comitato dei Liberi esprimono la più piena e totale solidarietà alla lotta dei fratelli immigrati di Brescia, Milano e di tutta l'Italia.
E evidente agli occhi dei cittadini consapevoli che le leggi vigenti in materia di immigrazione siano solo leggi che favoriscono la mafia, la camorra e la criminalità organizzata nello sfruttamento schiavistico degli immigrate e delle immigrate.
 Organizzazioni politiche come la Lega ed il Popolo delle Libertà difendono queste leggi perchè sono concretamente in aperta collusione e collaborazione con le organizzazioni criminali: hanno gli stessi interessi.
 Si usa la cosidetta ricetta "pacchetto sicurezza" per colpire gli indifesi, gli ultimi, gli immigrati, chi lavora per salari da fame, si usano i Rom come capro espiatorio.
Si cerca di colpire Immigrati e Rom nei diritti fondamentali come quello del riconoscimento giuridico: il Diritto di Esistere e Vivere
 Il Viminale, con le leggi anche recentemente emanate, negando il permesso di soggiorno, negando le residenze, alimenta la paura, l'illegalità e l'insicurezza.
 La criminalità organizzata è solita fare i propri affari nell'illegalità.
 Il Ministero degli Interni negando il riconoscimento giuridico agli immigrati alimenta la paura, l'illegalità e lo sfruttamento.
 Gli Immigrati hanno risanato i conti dell'Inps grazie ai contributi pagati con il proprio lavoro: Questa è la verità! Altro che Immigrati=Criminali
 Gli Immigrati curano gli anziani, sono badanti, costruiscono case, tengono pulite le nostre strade, aiutano i propri familiari in difficoltà.
 Gli Immigrati conoscono la solidarietà e la vicinanza umana.

La lotta per la dignità è contagiosa

Dalla gru di Brescia alla torre di Milano
Da una settimana siamo sulla gru per i nostri diritti, per il permesso di soggiorno dopo essere stati truffati dallo Stato e da padroni senza scrupoli. Sono stati giorni molto difficili a 30 metri di altezza in condizioni precarie sfidando il freddo, la pioggia e le minacce razziste delle istituzioni. Solo la solidarietà e il sostegno dei nostri fratelli e degli antirazzisti ci hanno consentito di resistere in questa lotta che riguarda non solo i truffati dalla sanatoria del 2009. Riguarda tutti i migranti che lottano contro la precarietà delle loro condizioni di lavoro e di vita. L’occupazione della torre in via Imbonati a Milano ci dà ulteriore forza e speranza, non solo a noi ma a tutti i migranti che non accettano di essere confinati nella clandestinità e nell’invisibilità. Di essere rinchiusi in un CIE perché non hanno la libertà di circolare.
Siamo con voi, Ora non siamo solo sulla gru a Brescia ma siamo insieme a voi anche sulla torre a Milano.
Basta truffa !
Basta pagare !
Abbiamo la forza ? Sì.
Presidio migranti sopra e sotto la gru – via S. Faustino, Brescia
Associazione Diritti per tutti - Brescia

Rete Antirazzista Firenze: siamo tutti su una gru!

Mobilitazioni in tutto il paese, contro le politiche repressive ed intimidatorie del Governo e del Ministro Leghista dell'Interno Maroni verso i migranti.

L'immigrazione è una risorsa insostituibile per l'intera società, che dovremmo accogliere sul piano umano, civile, culturale, con un atteggiamento di grande rispetto e di effettiva disponibilità, con la pienezza di comportamenti istituzionali e relazionali incentrati sull'inclusione. Viene invece criminalizzata e sottoposta a forme coercitive di restrizioni e di inagibilità: di fatto  si assiste ad un più o meno pesante razzismo istituzionale, sottoponendo la realtà dei migranti a condizioni ed a norme discriminatorie.
Questo avviene, con la pratica del controllo e dell'uso ricattatorio da parte dei pubblici poteri (ministero, prefetture, questure, spesso enti locali) dei permessi di soggiorno, legati inscindibilmente ad un lavoro in essere ed ad un datore di lavoro che sempre e comunque garantisca.
Se perdi il posto di lavoro o il tuo datore intende condizionarti, non hai strumenti effettivi di difesa, e lo stato si volta dall'altra parte.
Così, nell'insopportabilità del persistere di una situazione opprimente e vessatoria, accade che talvolta i migranti si ribellano e trovano al loro fianco pezzi di società civile che sostengono i loro diritti, che non sono altro che i diritti di tutti.
Questo governo la clandestinità la crea con i suoi provvedimenti razzisti, di limitazione, di violazione costante, sia del dettato costituzionale, delle direttive europee, del diritto internazionale.
Questo razzismo è la malapianta della società, che si offre al ventre molle del qualunquismo, alle pulsioni securitarie degli egoismi trincerati di una vita avvolta solo nei propri piccoli o grandi privilegi. Piccoli o grandi muri ostili ad ogni incontro, o peggio dedicati nella propria indifferenza a seguire la propaganda mediatica di chi sul razzismo intende costruire i propri vantaggi politici.
Sì, accade che si ribellano, che ci ribelliamo: è il soffio della rivolta che attraversa il paese dalle industrie del nord alle campagne del sud, dove i migranti prestano la loro opera, spesso sottopagati e sempre sfruttati. Eppure, accade che il tamtam arriva, ed allora dalla gru di Brescia, dalla torre di Milano, dalle raccolte di frutti e ortaggi, si muove il vento, e partono le rivolte.
Noi vogliamo una società di tutte e di tutti, senza discriminazione alcuna, con diritti paritari, e incentrata sull'uguaglianza di condizione e di opportunità. E la vogliamo sempre e subito. 
 Perchè e l'unica che abbia senso.
Allora anche a Firenze ci mobilitiamo con Presidi Antirazzisti, contro le galere etniche dei CIE, perchè per ogni immigrata e immigrato vi sia la predisposizione, la collaborazione e la consegna di documenti in regola per vivere, per lavorare, per sentirsi cittadina e cittadino alla pari, per una società meticcia e includente.
Il 12 Dicembre, con tante espressioni della realtà migrante, della difesa dei diritti, della solidarietà, dell'antirazzismo, saremo in strada nel centro di Firenze, che vogliamo Città Aperta, con soste nelle piazze principali. Per offrire alla città l'incontro. Per trasmettere sentimenti, cosa si pensa e si vuole per una piena e legittima convivenza, per contrastare il disegno nero del razzismo, che fa leva su condizioni di disagio e spesso di sottocultura indotta, che in certi contesti urbani si deposita creando barriere verso gli altri, verso i nuovi arrivati.
Cittadinanza diffusa e riconosciuta per chi vive il suolo delle città, dei territori. Le migrazioni, gli esodi di umanità hanno toccato con sofferenze indicibili tutti i popoli: come non ricordare le decine di milioni di persone che anche nel nostro bel paese hanno attraversato mari e continenti per sopravvivere, fuggendo dalla miseria, dalle guerre, dalle privazioni?
Domenica 12 Dicembre Firenze Antirazzista e Solidale lancerà un Appello per debellare e rimuovere ogni forma di razzismo e di discriminazione e si aprano porte, ponti, perchè la società di domani sia di tutti, anche di quelli che finalmente potranno scendere dalle gru e dalle torri.  

riccardo torregiani
Rete Antirazzista di Firenze 

Solidarietà ai lavoratori immigrati del presidio di via Imbonati a Milano da parte degli operai di Pomigliano


Schiavi mai!

Siamo operai dello stabilimento Fiat di Pomigliano. Quelli che questa estate hanno detto No a Marchionne, alla Fiat, a tutti quelli che in questo paese ci vorrebbero vedere schiavi di un sistema che sa produrre solo ingiustizie. Siamo operai nati in quelle terre che da sempre hanno conosciuto la tragedia dell'immigrazione e anche per questo abbiamo detto No ai ricatti di chi ci considera solo braccia da sfruttare.
Crediamo che il lavoro sia dignità e siamo disposti a difendere i nostri diritti fino in fondo.
Siamo stati sottoposti a un linciaggio mediatico senza precedenti, ci hanno chiamato fannulloni, assenteisti, egoisti, solo perché non abbiamo voluto sottometterci all'ennesimo ricatto in una terra dove prospettive per un futuro dignitoso non ce ne sono. Ci vogliono servi di un sistema dedito solo ed esclusivamente ai profitti per pochi fatto sulla pelle di chi questo paese lo fa funzionare col sudore della fronte.
Compagni non mollate, avete ragione, basta alla tratta degli schiavi.
Vi vogliono sotto ricatto per potervi sfruttare meglio, per potervi pagare poco e male per fare più profitti.
Vi vogliono schiavi per contrapporvi ai lavoratori italiani, perché solo se siamo divisi padroni e governo possono continuare a fare i loro interessi.
Il nostro interesse è con voi, con tutti i lavoratori a prescindere dal colore della pelle, dal paese di provenienza o dalla religione.
Più forti voi, più forti tutti.
La campagna mediatica su di noi non ha funzionato e i lavoratori di questo paese, dal nord al sud, ci hanno mostrato la loro solidarietà, siamo convinti che lo stesso accadrà anche con voi.

Vi siamo vicini.
Sosteniamo la vostra lotta!
Avanti così, per l’unità di tutti gli sfruttati contro la crisi di questo sistema.

I lavoratori del circolo di Rifondazione Comunista della Fiat di Pomigliano d’Arco


venerdì 12 novembre 2010

Cosa sogna Arun sulla gru

Lassù non c’è molto da fare. Si parla un po’ e si guarda cosa succede sotto… ma poi? Così Arun dorme di continuo.
 Il freddo, la fame, la noia, anche un po’ di febbre: spesso Arun si assopisce. A metà fra la veglia e il sonno, appena chiude gli occhi di solito vede arrivare i ricordi del Pakistan. Ma qualche volta si presentano i cattivi pensieri e non è facile mandarli via.
 Quel giorno no: niente Pakistan. A popolare la testa di Arun arrivano messaggeri di buone notizie. Sua madre, vestita di bianco, che gli sorride. Poi la pioggia, il pane. Anche il Profeta (che il suo nome sia sempre lodato) e Kadija. 
 È tutto così vivido, reale che stavolta Arun è sicuro: macchè sogno. Sta vedendo quello che accadrà fra poco. Non possono che essere buone notizie.
 Così, quasi con un salto, Arun si sveglia. Gli altri sulla gru lo guardano stupiti. Lui gira gli occhi intorno: sua madre non è lì; niente pane o pioggia... Solamente quel piazzale e sotto quelle poche persone coraggiose.
 Era solo un bel sogno. Arun sta per disperarsi ma di lontano arriva un rumore: in sordina, però si capisce che si sta avvicinando. 
 Arun e gli altri rimangono in silenzio. Talmente immobili che lui pensa: “sì, sto ancora sognando”. Prova a dire qualcosa e non ci riesce: è chiaro che non si è svegliato, altrimenti potrebbe muovere la bocca. Intanto il rumore cresce, si avvicina: tanti piedi che si muovono, urla, canti, gente che urla. Sembra una babele di lingue. Passano i minuti. Arun e gli altri sono immobili ma il resto della scena si anima, cambia di continuo: quel rumore in lontananza è ora più vicino, si trasforma in persone che arrivano da tutte le strade. Un fiume di esseri umani sta per arrivare lì, ai loro piedi. Così tanti come Arun non li ha mai visti. Un sogno meraviglioso: se davvero alla gru ci fosse così tanta gente da non poterla contare … allora sì che avrebbero vinto. Il governo dovrebbe arrendersi.
 Solo un sogno. Gli vien voglia di piangere e allora si dà un pizzicotto per svegliarsi. Così forte che urla: “Ahi”. La scena non cambia. L’unica differenza è che gli altri sulla gru lo guardano e sorridono. Così Arun scopre di aver vinto.
 Questo sogno (ma io spero che non sia un sogno) è stato raccolto da Daniele Barbieri che ogni tanto vola fra le gru, le nuvole e le galassie.

 

BLOG DELLA LOTTA DI VIA IMBONATI

NEWS DALLA TORRE DI VIA IMBONATI
 Innanzitutto grazie per l’appoggio che stiamo ricevendo. Sono arrivate molte persone e anche associazioni a portare la loro solidarietà. CONTINUATE A FARLO!!!! Abbiamo bisogno che la piazza sia sempre piena di gente. Continuate a portare coperte, tende, sacchi a pelo, cibo sia per i nostri fratelli che stanno sulla torre sia per quelli che siamo sotto a garantire il presidio. Servono ancora tendoni e gazzebi e anche un generatore per poter mettere un po’ di luce e serve anche gente che possa dormire la notte al presidio.
 - Se dovete portare cibo, coperte, tende o altre cose per il presidio e i fratelli della torre, o se potete dormire sotto la torre contattate Najat 3393416595
- Se avete un artista che si vuole esibire o una qualche attività da proporci per farla sotto la torre chiamate Edda 3278841359
- Se ci volete invitare a una iniziativa chiamate Jorge 3200118441
 PROGRAMMA ATTIVITA’
 VENERDI’ 12 NOVEMBRE
Stasera in piazza avremo la presenza di due gruppi artistici, quindi venite a ballare!!!!
 Ore 20.00 TTB (cantante congolose) Reggae
Ore 21.00 Destinity Flow (artisti ecuadoregni) Reggaeton
 SABATO 13 NOVEMBRE
 Ore 9.30-13  “Vita da immigrato”: il corso Università Migrante si sposta in via Imbonati. I docenti di questa lezione saranno gli/le immigrati/e del presidio di via Imbonati.
 Ore 18.30 Delirium Jazz Band
 Vi comunichiamo anche il blog che abbiamo aperto grazie a un compagno della Maflow:


VI ASPETTIAMO SOTTO LA TORRE DI VIA IMBONATI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

giovedì 11 novembre 2010

Brescia: Maroni, così non si fa!

Esprimiamo tutta la nostra indignazione e tutta la nostra rabbia per quanto
succede in queste ore a Brescia, dove espulsioni e rastrellamenti stanno
seguendo al violento sgombero del presidio in sostegno agli immigrati che
dal 30 ottobre sono saliti su una gru per protestare contro la sanatoria
"truffa". Due ragazzi egiziani già espulsi, 20 in attesa di espulsione in
custodia presso la Questura di Brescia, tre già tradotti al CIE di Torino,
due, forse tre a Milano Corelli, numerosi feriti, due compagni che
compariranno davanti a un giudice domani, tutto questo mentre la polizia
impone di fatto il coprifuoco alla città, rastrellando almeno altre 50
persone e portandole in Questura. Per tutta risposta i ragazzi sulla gru
hanno deciso di entrare in sciopero della fame e della sete a oltranza.

Gli immigrati di Brescia chiedono il rilascio del permesso di soggiorno per
chi ha partecipato alla sanatoria "truffa", il prolungamento del permesso
per chi ha perso il lavoro e per chi denuncia il datore di lavoro in nero e
lo sfruttamento, una legge per il diritto di asilo, cittadinanza per chi
nasce e cresce in Italia, e diritto di voto per chi vive in Italia da almeno
5 anni. Le stesse richieste che altri 5 ragazzi immigrati fanno dall´alto
della torre di via Imbonati a Milano da tre giorni. Domani a Roma faremo
nostra la loro lotta, e manifesteremo contro le politiche assurdamente
repressive del governo italiano schiavo delle posizioni estremiste di una
Lega razzista e xenofoba. I fatti di Brescia rappresentano solo l´ultimo
degli sfaceli di cui si è reso responsabile questo governo inadeguato e
dalla mano pesante: da Rosarno a Terzigno, dai pastori sardi, alla tav
finanche contro i terremotati de L´Aquila.

Domani dalle ore 15.00 appuntamento in piazza dell´Esquilino per un presidio
pubblico con assedio sonoro e di massa al Ministero dell´Interno.

Da Brescia a Milano, da Roma in tutta Italia, la lotta non si ferma, si
allarga!

Prime adesioni: Comitato Immigrati in Italia, Coordinamento cittadino di
lotta per la casa, Associazione Senzaconfine, Acrobax, Blocchi Precari
Metropolitani, , Horus project, Action, Sinistra critica, Partito della
Rifondazione Comunista, ex51, collettivo antagonista prima valle, macchia
rossa, Partizan

Per adesioni: ondarossa@ondarossa.info

Per info: 3398637771 - 3200380214

Conferenza Stampa

Conferenza stampa sotto la Torre!

Martedì 9 novembre alle ore 11.00
sotto la Torre di Via Imbonati - Milano

Comitato Immigrati Milano
invita alla

Conferenza Stampa
per la presentazione delll’istanza di regolarizzazione generalizzata da presentare al Ministero degli Interni per chiedere il rilascio di un permesso di soggiorno per tutti gli immigrati coinvolti nella “sanatoria truffa 2009” e per esporre i sei punti della mobilitazione e le iniziative future.



per info 3200118441 - 3771851896
comitatoimmigratiitalia.milano@gmail.com

La lotta per la dignità è contagiosa

Dalla gru di Brescia alla torre di Milano
Da una settimana siamo sulla gru per i nostri diritti, per il permesso di soggiorno dopo essere stati truffati dallo Stato e da padroni senza scrupoli. Sono stati giorni molto difficili a 30 metri di altezza in condizioni precarie sfidando il freddo, la pioggia e le minacce razziste delle istituzioni. Solo la solidarietà e il sostegno dei nostri fratelli e degli antirazzisti ci hanno consentito di resistere in questa lotta che riguarda non solo i truffati dalla sanatoria del 2009. Riguarda tutti i migranti che lottano contro la precarietà delle loro condizioni di lavoro e di vita. L’occupazione della torre in via Imbonati a Milano ci dà ulteriore forza e speranza, non solo a noi ma a tutti i migranti che non accettano di essere confinati nella clandestinità e nell’invisibilità. Di essere rinchiusi in un CIE perché non hanno la libertà di circolare.
Siamo con voi, Ora non siamo solo sulla gru a Brescia ma siamo insieme a voi anche sulla torre a Milano.
Basta truffa !
Basta pagare !
Abbiamo la forza ? Sì.
Presidio migranti sopra e sotto la gru – via S. Faustino, Brescia
Associazione Diritti per tutti - Brescia

SOLIDARIETà CON GLI IMMIGRATI DI BRESCIA

Solidarietà con gli immigrati di Brescia!

Le notizie che arrivano di Brescia dove le forze di polizia hanno violentemente sgomberato il presidio di sostegno ai migranti che si trovano sulla gru per chiedere una sanatoria per tutti/e ci preoccupano e ci indignano.
Ci indigna che l'unica risposta ai bisogni dei migranti sia la violenza; ci preoccupa che questo governo incapace di trovare risposte adeguate ai problemi della crisi si accanisca sulle/sui migranti esponendoli al rifiuto e alla esclusione.
Esprimiamo la nostra solidarietà ai migranti della gru a Brescia e sulla torre a Milano.
Esprimiamo la nostra protesta rispetto a quanto successo a Brescia e chiediamo che si apra immediatamente un tavolo di discussione con i/le migranti e le loro associazioni per trovare soluzioni nuove alla richiesta di soggiorno per chi  già vive e lavora in Italia.
PRESIDIO IN SOLIDARIETÀ CON GLI IMMIGRATI DI BRESCIA
Milano ore 17,30 sotto la torre di via Imbonati (altezza civico 49)   

PERCHE’ SIAMO SULLA TORRE DI VIA IMBONATI?

PERCHE’ SIAMO
SULLA TORRE DI VIA IMBONATI?
                                                                       
Dal 5 novembre cinque nostri fratelli immigrati sono saliti sulla torre di via Imbonati per chiedere il diritto ad una vita degna che passa in primo luogo dall’avere un permesso di soggiorno. se da anni lavorano come muratori, falegnami, ecc perché la sanatoria non consi
Siamo lavoratori, truffati dalla sanatoria per colf e badanti. Abbiamo pagato tanti soldi alla Stato ma alla fine ci stanno negando i permessi di soggiorno. Molti di noi hanno visto rifiutarsi il permesso perché erano stati precedentemente trovati senza documenti, altri non hanno potuto regolarizzarsi anche derava questi lavori.
Noi vogliamo lavorare in regola, vogliamo vivere alla luce del sole e non nella “clandestinità” ma il governo non c’è lo permette anche se abbiamo un datore di lavoro disposto ad assumerci.
Per quello i nostri fratelli sono saliti sulla torre, come hanno fatto gli immigrati di Brescia in un gesto estremo di protesta. La risposta del governo è stata l’uso della violenza. A Brescia lunedì 8 sono state arrestate ed espulse molte persone perché chiedevano i loro diritti. 
Siamo stufi di essere trattati come bestie, sfruttati nei luoghi di lavoro, guardati sempre male come se fossimo delinquenti. Siamo stufi di un governo che ci dipinge come nemici dei lavoratori italiani. Non siamo noi i colpevoli della crisi, ma il governo che non sa dare risposte né ai cittadini italiani né agli immigrati.
Vogliamo essere riconosciuti come persone. Vogliamo avere i diritti per vivere con dignità.
I nostri fratelli che sono sulla torre di Carlo Erba in via Imbonati non scenderanno finché il governo non darà risposta alle nostre richieste. E noi continueremo a sostenerli pacificamente a oltranza! La violenza del governo non ci appartiene.
Vi invitiamo a venire al presidio permanente che stiamo facendo in via Imbonati sotto la torre (all’altezza del numero 49). Abbiamo bisogno di bibite, alimenti, coperte, tende, e soprattutto del vostro sostegno morale per poter continuare la nostra lotta. Venite a conoscerci!

Comitato Immigrati in Italia – Milano Comitatoimmigratiitalia.milano@gmail.com Info: 3200118441 – 3771851896

Gli immigrati salgono su una torre per protesta

Comunicato stampa

5 novembre 2010

Oggi 5 novembre 2010 siamo saliti sulla torre di via Imbonati anzitutto per manifestare la nostra solidarietà ai nostri compagni immigrati di Brescia, che da sabato scorso sfidano il freddo e le intemperie in un gesto estremo di protesta contro la condizione cui siamo costretti a vivere. La protesta di noi immigrati nasce infatti dalle profonde ingiustizie cui ci condanna lo Stato italiano, che attraverso la legge Bossi Fini non permette a chi lo desidera di regolarizzarsi e condanna molti di noi, che lavorano, alla condizione di clandestini, ora divenuta anche reato. 
La sanatoria del 2009 poteva aiutare alcuni di noi, ma è stata studiata e gestita non per permetterci di uscire dalla forzata clandestinità, ma per far trarre il massimo beneficio alle casse dello Stato (attraverso i contributi versati a fondo perduto e alla gabella dovuta per presentare la domanda di sanatoria, ovviamente non rimborsabile in caso di rifiuto) e a quegli imbroglioni, soprattutto italiani, che in cambio di molto denaro avevano garantito di sbrigare le pratiche e assicurarci il permesso di soggiorno. Così siamo stati truffati due volte: dallo Stato, e dai parassiti che in un paese come questo traggono dall'alto l'ispirazione per i loro loschi comportamenti, sicuri della propria impunità.
Inoltre, alla truffa si sta aggiungendo la presa in giro: molti di noi hanno visto rifiutarsi il permesso di soggiorno perché erano stati precedentemente trovati senza documenti e dunque macchiati del reato di "clandestinità", oppure perché alla data di presentazione della domanda, più di un anno fa, avevano un contratto a tempo determinato (cosa che ci accomuna alla stragrande maggiornaza degli italiani che trovano lavoro in questi anni di precarietà diffusa) che ora, grazie alle lungaggini delle questure, sta per scadere e dunque non viene considerato "valido" per ottenere il permesso.
Noi però ci siamo stufati di essere trattati come bestie, sfruttati nei luoghi di lavoro per salari più bassi di quelli dei nostri colleghi, addetti ai lavori più duri e dequalificati anche se abbiamo lauree e professionalità alte, guardati sempre male se camminiamo per la strada o chiacchieriamo nelle piazze come sse fossimo tutti delinquenti, e in più spremuti quando serve fare cassa da uno Stato che in cambio non ci dà nulla, nemmeno la dignità di essere riconosciuti come persone e non come "stranieri".
Per questo ora diciamo basta, chiediamo il rispetto che si deve a persone che lavorano, pagano le tasse, contribuiscono alla ricchezza del paese e al benessere di questa Italia.
Chiediamo che venga concesso il permesso di soggiorno a tutti coloro che hanno partecipato alla sanatoria, che in quanto tale deve "sanare" tutte le irregolarità precedenti, compresa la posizione di chi ha il reato di "clandestinità"; che venga allungata la durata del permesso di soggiorno, visto che le questure ci impiegano dai 9 e più, mesi ogni volta per rinnovarlo e che venga esteso a chi perde il lavoro e ne sta cercando un altro, tanto più in questi tempi di crisi.


Comitato Immigrati in Italia - Milano
per contatti con gli occupanti della torre:  347-0672632

martedì 9 novembre 2010

Richieste d'incontro

Spett.le
Cardinale Tettamanzi
Arcivescovo di Milano
Gianvalerio Lombardi
Prefetto di Milano

Roberto Formigoni
Presidente Regione Lombardia


Guido Podesta
Presidente Provincia Milano

Letizia Moratti
Sindaco di Milano


Oggetto: Richiesta d'incontro

come sicuramente avrà appreso dai mezzi di comunicazione , da venerdì 5 novembre un gruppo  di nostri fratelli immigrati è salito in cima alla torre ex Carlo Erba in Via Imbonati a Milano.
Non scenderanno fino a che non verrà data risposta alla richiesta di veder riconosciuto il diritto a una vita dignitosa, che passa innanzitutto per l’ottenimento del permesso di soggiorno.
Questa iniziativa si affianca all’analoga iniziativa di protesta in corso a Brescia da parte di nostri fratelli immigrati di quella città.

Con la presente come Comitato Immigrati in Italia di Milano , alla luce del ruolo istituzionale da Lei ricoperto, siamo a chiederLe un incontro per illustrarLe le nostre richieste, certi che un Suo interessamento e un Suo  autorevole intervento potrà contribuire a una soluzione positiva della vicenda.

Cordiali saluti

Milano 8.11.2010

                                                                                Il Comitato Migranti
                                                                     Youness Rhouma  Jorge Carazas


tel. : Youness Rhouma 3771851896
        Jorge Carazas 3200118441